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Arriva il Sentiero Calabria: a passo lento nella meraviglia, attraverso quattro parchi!

Quattro parchi, 654 chilometri, 34 tappe. Nasce il Sentiero Calabria, il nuovo cammino che parte dal Parco Nazionale dell’Aspromonte, attraversa il Parco Regionale delle Serre e il Parco Nazionale della Sila, arrivando fino al Parco Nazionale del Pollino. Un itinerario escursionistico per chi ama un turismo lento ed ecosostenibile, che attraversa la dorsale della Calabria da sud a nord e che promette non solo trekking nella natura, ma anche cultura storia ed enogastronomia

Il blu cobalto e l’azzurro cristallino del mar Ionio e del Tirreno, che bagnano le splendide spiagge, le baie solitarie e le scogliere a strapiombo che si susseguono lungo gli 800 chilometri delle coste della Calabria, sono le “cartoline” più famose di questa regione, che tutti noi conosciamo. Ma oltre a questo c’è di più. A evidenziarlo è anche il Time, che ha citato la Calabria, unica meta italiana presente nella sua prestigiosa guida “The World’s Greatest Places Of 2022”, come destinazione ambita per gli appassionati di percorsi storici e naturalisti.

Basta salire in montagna per scoprire sotto questa nuova luce la “punta dello Stivale”, camminando senza fretta lungo i suoi parchi naturalisti, dove la fauna e la flora non smettono mai di sorprendere e i panorami lasciano a bocca aperta.

Per percorre tutta la dorsale della regione, è stato creata una nuova proposta di cammino: “Sentiero Calabria”. Un progetto ambizioso e in fieri che attraversa tutto l’entroterra per promuovere un turismo lento e sostenibile e valorizzare l’area montana della regione. Un itinerario di 654 chilometri, suddiviso in 34 tappe che unisce per la prima volta i Parchi Nazionali dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino ed il Parco Regionale delle Serre in un’unica avventura da vivere a passo d’uomo. Si passa dal mare alle catene montuose, attraversando altopiani e foreste, incontrando monoliti rocciosi, cascate, antichi monasteri, santuari, grotte preistoriche e necropoli. Ma si fanno anche soste di gusto in masserie e rifugi, assaggiando prodotti locali e genuini.

Un progetto della Regione Calabria

Un progetto “work in progress”, realizzato dalla Regione Calabria con Enti dei quattro Parchi Nazionali, che prende come punto di partenza il tratto calabrese del Sentiero Italia, a cui si aggiungono percorsi e piste interne, chiamati sentieri di avvicinamento, pensati per collegare i luoghi naturalistici con i piccoli borghi e centri storici, creando così un’offerta strutturata con servizi integrati in tutto il territorio. Un percorso escursionistico ramificato che promette un viaggio nella natura, ma anche alla scoperta della cultura, della storia e dell’enogastronomia.

Per ora non c’è ancora un indirizzo web di riferimento, ma per trovare informazioni sul Sentiero Calabria per le tappe del Parco Nazionale dell’Aspromonte, si può consultare il loro sito.

Un cammino lungo 4 aree naturalistiche uniche

Si parte dalla punta estrema della regione, dalle alture di Reggio Calabria alla frazione di Lorica, inoltrandosi nel Parco dell’Aspromonte. Un massiccio montuoso che come un’isola di erge tra il mar Ionio, con un versante aspro e selvaggio, e il Tirreno, più verdeggiante, con piane, valli, forre e cascate. Qui si passeggia tra boschi di faggio, abete bianco e leccio, ma anche gigantesche felci preistoriche.

Elementi tipici di questo paesaggio sono i “monoliti”, conglomerati rocciosi dalle forme suggestive, e gli insediamenti rupestri che possono ricordare le Meteore della Cappadocia.

Per millenni l’Aspromonte fu abitato da diverse civiltà e non mancano i siti archeologici, che continuano ad essere scoperti e studiati. Uno scrigno che custodisce anche forti, masserie e monasteri, come l’affascinante e leggendario Santuario di Polsi, meta di migliaia di pellegrini ogni anno. Per dormire in questo parco potete soggiornare all’Hotel Excelsior, a Gambarie (RC) (tel. 0965 743049) o al Rifugio Il Biancospino, ai Piani di Carmelia, Delianuova (RC).

Proseguendo per il Sentiero Calabria si arriva al Parco regionale delle Serre, dove le montagne sono ammantate da foreste di castagni, abeti bianchi, faggi, querce e alberi monumentali, e solcate da ricchi di corsi d’acqua e sorgenti, che diventano torrenti impetuosi o spettacolari cascate. Un paesaggio unico, con un ampio altipiano che digrada verso il mar Ionio e vari tratti pianeggianti nella parte centrale. La fauna da ammirare non manca, come mufloni, daini, caprioli, istrici, rapaci notturni, ma anche pavoni selvatici.

Ricco di arte, storia e spiritualità, nell’area protetta del Parco si può ammirare ad esempio, l’Abbazia dei Monaci Certosini di Serra San Bruno, una delle poche rimaste ancora in attività. Una curiosità: nelle Serre lavorano gli ultimi carbonai d’Italia, eredi di una tradizione quasi scomparsa, ma che qui ancora persiste. Per una pausa all’insegna dei sapori autentici territorio, dove funghi porcini e selvaggina non mancano in menù, si può prenotare al Ristorante Degli Amici, a Mongiana (VV).

Nel cuore della Calabria, c’è il più grande altopiano d’Europa, la Sila: una lingua di terra lunga e stretta a centro del Mediterraneo di 1.700 chilometri quadrati, con un’altitudine media di 1300 metri s.l.m. Qui il Sentiero Calabria prevede sei tappe, che partono da Camignatello Silano e arrivano fino a Villaggio Buturo. Ricoperta da alberi e antiche foreste, per questo soprannominata da sempre “Gran Bosco d’Italia”, è anche ricca d’acqua, con ben tre grandi laghi artificiali.

C’è una vasta biodiversità vegetale, che cambia con il variare delle altezze e spazia dalla macchia mediterranea al pino larico fino all faggio. Abitata sin dal neolitico, è stata un crocevia di popoli, come Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi e Borboni, che hanno lasciato molte testimonianze.

Per soggiornare nel Parco Nazionale della Sila si può prenotare all’Hotel Parco dei Pini, a Taverna (CZ), un albergo moderno con spa. Per gustare le prelibatezze locali, come gli gnocchi di patate silane, prenotate al ristorante La Baita di Silavventura, a Lorica (CS).

Situato al confine tra Calabria e Basilicata, il Parco Nazionale del Pollinoha diversi massicci montuosi, che fanno parte dell’Appennino meridionale e vanta le vette più alte del Sud d’Italia. Un territorio variegato, con pianori, strapiombi di rocce, massi erratici, grotte e gole, e una ricca flora e fauna. Ha anche una notevole complessità geologica e dal 2015 fa parte della rete Europea e Mondiale dei Geoparchi come Geoparco Globale UNESCO. Non manca neanche il patrimonio storico culturale.

Qui si trova un sito preistorico tra i più importanti d’Europa, la Grotta del Romito, presso Papasidero (CS). Su una parete si trova l’incisione di un antico bovino, il bos primigenius, testimonianza eccezionale dell’arte rupestre.

Per dormire nel Pollino potete prenotare all’Hotel Barbieri ad Altomonte (CS), che da oltre 40 anni è un’eccellenza del territorio in fatto di ospitalità e ristorazione. Accomodatevi anche al ristorante, guidato dallo chef Enzo Barbieri, per assaggiare i veri sapori calabresi. A San Donato di Ninea (CS) non perdete l’occasione di gustare l’ottimo menu proposto dal Ristorante Rifugio Piani di Lanzo, che propone piatti della tradizione all’insegna della qualità delle materie prime.

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